Normativa e novità nel mondo del trasporto pubblico
l dibattito sugli angoli ciechi è iniziato già diversi anni fa a livello europeo, con l’introduzione di regolamenti mirati a migliorare la sicurezza dei veicoli pesanti. Il Regolamento UE 2019/2144, in vigore dal 2022, ha stabilito requisiti di sicurezza avanzati per i veicoli a motore, inclusi i sistemi di rilevamento degli angoli ciechi. Questo regolamento è stato accompagnato da norme tecniche più specifiche, come il Regolamento UN R151, che impone l’installazione di sistemi Blind Spot Information System (BSIS). Questi regolamenti mirano a ridurre gli incidenti causati da veicoli pesanti che non riescono a vedere ciclisti o pedoni nelle loro immediate vicinanze.
Dal 1° ottobre 2024 per esempio a Milano, l’obbligo è stato esteso ai furgoni (categoria N2) e agli autobus (categoria M2). I proprietari di veicoli delle categorie M2 e N2 devono avere un contratto di acquisto dei sensori entro il 1° ottobre 2024 e completare l’installazione entro il 31 dicembre 2025.
Tutti i veicoli devono essere, in ogni caso, muniti dell’apposito adesivo di segnalazione visiva sulle fiancate e sul retro del veicolo, al fine di allertare pedoni e ciclisti sulla pericolosità di affiancarsi in aree in cui il conducente non riesce a individuare la loro presenza.
Che cos’è una soluzione per gli angoli ciechi degli autobus?
In genere, un soluzione punto cieco si riferisce ad un sistema avanzato di assistenza alla guida. Conosciuto anche come ADAS, questi dispositivi vengono installati in fabbrica o integrati successivamente. Il loro scopo principale è prevenire gli incidenti dovuti agli angoli ciechi che altrimenti avrebbero risultati devastanti.
Poiché ogni veicolo ha angoli ciechi, le soluzioni sono anche ampiamente disponibili. Allo stesso modo, un autobus può essere dotato anche di sensori avanzati, macchine fotografiche, e sistemi ibridi. Per di qua, l’autista dell’autobus può monitorare i propri punti ciechi e prendere decisioni migliori.
